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giovedì 8 dicembre 2011

Liberamente liberi...

La libertà per noi è sempre libertà da qualcosa,
 ma questa non è libertà; è semplicemente una reazione.
 Ci proponiamo di metterci  alla ricerca della libertà,
 non sarà mai libera.
Le nostre menti saranno libere,
 quando affronteremo e comprenderemo i fatti ..
così come sono, senza interpretarli,
senza condannarli.. senza giudicarli.
Saremo liberi quando la nostra mente diverra' innocente
 sia che viva cento giorni o cent’anni ..
e faccia tutte le esperienze di questo mondo;
 la sua innocenza scaturisce dalla sua libertà,
 che è assoluta, che non è libertà da qualcosa.
  La mente libera e innocente..
 percepisce la Verità,la Via e la Vita ..
 che trascende il tempo. Un sorriso e gioia nel cuore..

4 commenti:

Gus O. ha detto...

La libertà è innanzitutto capacità di una percezione

che nasca da di dentro, determinata da qualcosa

che suscita l'interesse dell'io: quel complesso

di esigenze e di evidenze che costituiscono il volto

originale dell'io, la struttura dell'umana natura.

Tale percezione istituisce un paragone tra ciò in cui

l'io si imbatte e ciò che lo costituisce originariamente.

E' questo paragone che dà all'uomo la possibilità di cercare

la soddisfazione.

La percezione che coinvolge l'io è l'inizio della liberazione,

perché è l'inizio della ricerca di un modo di rapporto con

la realtà che soddisfi, cioè corrisponda, risponda a ciò che pre-occupa l'io,

a ciò che teologicamente si chiama cuore.

Saray ha detto...

Bellissimo il post sulla libertà.
Per te
BUON NATALE cara! Un abbraccio

Saray ha detto...

Dimenticavo, qui non si possono aggiungere immagini, sul commento clicca sulla voce "Per te" Bacioni

Gus O. ha detto...

La libertà è innanzitutto capacità di una percezione che nasca da di dentro, determinata da qualcosa che suscita l'interesse dell'io: quel complesso di esigenze e di evidenze che costituiscono il volto originale dell'io, la struttura dell'umana natura.
Tale percezione istituisce un paragone tra ciò in cui l'io si imbatte e ciò che lo costituisce originariamente.
E' questo paragone che dà all'uomo la possibilità di cercare la soddisfazione.
La percezione che coinvolge l'io è l'inizio della liberazione, perché è l'inizio della ricerca di un modo di rapporto con
la realtà che soddisfi, cioè corrisponda, risponda a ciò che pre-occupa l'io,
a ciò che teologicamente si chiama cuore.


Ciao.